Cosa è restato di questi anni 80?
sabato 7 giugno 2008
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Il lusso di, nasce dall'esigenza di libertà, libertà che ci sono poco concesse o sono lusso di pochi ma quale modo migliore di uno spazio nel mondo delle reti per concedersi libertà mai prese?
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
(P. Neruda)
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3 commenti:
Noi che siamo nate negli anni '80 e amiamo il mondo dei brand non possiamo che pensare a una marca che ha accompagnato la nostra infanzia:
http://welovebranding.wordpress.com/2008/05/14/quando-scuola-era-solo-invicta/
BELLISSIMO!!!!...io sono uno di “NOI”… un figlio degli anni ’80… l’ultimo decennio in cui forse un bambino ha vissuto un’infanzia vera…. Sono stato uno degli ultimi bambini davvero ingenui e candidi, per cui non esistevano doppi sensi e bastava una sguardo per farmi arrossire ..insomma un bambino che faceva cose da “bambino”…. Ora non è più cosi’ e chi non ha vissuto quegli anni non può capire di cosa parlo…
Quando rivedo un “Robottone” mi emoziono come se avessi ancora 10 anni…. Molti hanno denigrato gli anni 80 ma non penso che dopo ci sia stato tanto di meglio….
Anche se personalmente gli anni 80 li ho vissuti a metà, riconosco le magnifiche realtà di quei tempi, forse più banali e sobri rispetto ad oggi, ma sicuramente più intensi ed emotivi.
E poi cazzo! come dimenticare il commodore 64, fantastico computer che per caricare un gioco dovevi aspettare un'ora per scoprire poi che la cassetta era danneggiata, micidiale....altro che gioco in 3D.
Ciao dany, sono Valerio colgo l'occasione per lasciarti il mio indirizzo blog: platons-oziocreativo.blogspot.com
ciaoooooooooo
P.S. ovviamente spero di essere inserito nel tuo blogroll
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